Mattarella a Bologna: il ricordo delle stragi del 1980
Inviato: gio lug 30, 2020 2:34 pm
La giornata di Mattarella a Bologna: il ricordo delle stragi del 1980
REPUBBLICA 30.7.20
Il dolore, il ricordo, la verità. "Il dolore per le vittime - ha detto il capo dello Stato - per tante donne, uomini, bambini, assassinati dalla violenza del terrore stragista. Ognuna di queste persone aveva una storia, una prospettiva di vita, un futuro che è stato rimosso, sottratto loro e cancellato. È stata sconvolta la vita di molti familiari delle vittime. Questo ha indebolito il nostro Paese nella società complessivamente". Un dolore, ha aggiunto, che "non è estinguibile. È una ferita che non può rimarginarsi e che per questo chiede ricordo. Il ricordo delle vittime anzitutto - ha affermato Mattarella - di quel che è avvenuto, per essere vigili, per evitare che si ripetano".
"Nel ricordo rientra anche rammentare la reazione di Bologna, dei bolognesi. Una reazione immediata di soccorso per i feriti, una reazione civile, determinata, composta, con molta forza a difesa della vita, della libertà, della democrazia, contro lo stragismo e contro la strategia del terrore". "Questo ricordo naturalmente sarebbe incompleto e inefficace se non accompagnato come è stato fatto in questi anni costantemente dai familiari delle vittime dell'associazione che le rappresenta dalla richiesta di verità piena. E questo è il terzo elemento che vorrei sottolineare - conclude Mattarella - L'esigenza di piena verità, di giustizia di verità completa che è stata perseguita con determinata e meritoria ostinazione dall'azione giudiziaria, dalla sollecitazione dei cittadini, dei familiari delle vittime contro ogni tentativo di depistaggio e di occultamento. E questo richiede naturalmente che si faccia di tutto, con un impegno completo e senza alcuna riserva, perché la verità venga raggiunta in pieno".
La messa in cattedrale
La visita a Bologna di Mattarella è iniziata dall'incontro con il cardinale Matteo Maria Zuppi. Ad accoglierlo in Curia anche il sindaco Virginio Merola e il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Presente anche Romano Prodi.
Dopo Sandro Pertini, è il primo capo dello Stato presente alle commemorazioni. Mattarella - che prima della messa ha incontrato il cardinale Zuppi e le autorità nella sala Bedetti nell'arcivescovado - sta seguendo prima la Messa nella cattedrale di San Pietro, poi andrà in stazione a rendere omaggio alla lapide che ricorda i caduti nella sala d'aspetto della stazione dove esplose la bomba. Infine, sarà al Museo per la Memoria di Ustica, dove è conservato il relitto dell'aereo DC9 Bologna-Palermo.
Zuppi ricorda le vittime delle stragi di Bologna: "Chi sa qualcosa trovi i modi di aiutare la verità"
di ILARIA VENTURI
Prima di entrare nella cattedrale Daria Bonfietti, presidente dell'associazione dei famigliari delle vittime di Ustica, ha voluto soffermarsi a ringraziare "per questa vista importante e altamente simbolica il presidente Mattarella che ha voluto abbracciare Bologna nel ricordo delle vittime delle Stragi in questo 40esimo anniversario. Nel raccoglimento della celebrazione del cardinale Zuppi, proprio con il Capo dello Stato, potremo dire ai nostri cari di averli sempre tenuti nel cuore e di aver fatto il nostro dovere nell'impegno per la giustizia e la verità".
Nella cattedrale di San Pietro è presente anche Ferruccio Laffi, ultimo sopravvissuto della strage di Marzabotto, accompagnato da una suora e due monaci di Monte Sole.
"Con la sua presenza" Mattarella "ha voluto essere vicino a Bologna e all'Italia, ha ricordato due episodi terribili della nostra storia, è stato un momento di riflessione e spero anche di preghiera perché non avvengano più" questi drammi. Lo ha sottolineato Romano Prodi all'uscita della messa.
Al Museo per la Memoria di Ustica di via Saliceto, dove è conservato il relitto del Dc9 Itavia circondato dall'installazione permanente di Christian Boltanski, il Capo dello Stato è intrattenuto con i familiari delle 81 vittime della strage. "Questo museo è un tempio della memoria che consente di mantenere intatta la memoria della tragedia di Ustica ed esorta a ogni impegno per difendere vita e libertà", ha scritto il presidente sul quaderno dei visitatori.
Il presidente della Repubblica ha incontrato i famigliari delle vittime delle due stragi nella sala d'aspetto alla stazione e al museo dedicato a Ustica. "E' rimasto molto colpito da come è fatta questa opera culturale vivente", ha sottolineato il sindaco di Bologna. "Il presidente ha ribadito di essere molto vicino alle associazioni di familiari. Noi cittadini dobbiamo essere fedeli alla Costituzione e ribelli alla violenza e al ritorno di ogni dittatura e il segno di Mattarella è stato in questo senso molto importante", ha aggiunto Merola.
Alle parole di Merola fanno seguito quelle di Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione parenti vittime del Due agosto. La presenza di Mattarella "ci fa onore e, oltre alla vicinanza nel nostro dolore di familiari di vittime o di feriti nella strage del 2 agosto di quarant'anni fa, la consideriamo un impulso alla nostra richiesta di verità e di giustizia"
REPUBBLICA 30.7.20
Il dolore, il ricordo, la verità. "Il dolore per le vittime - ha detto il capo dello Stato - per tante donne, uomini, bambini, assassinati dalla violenza del terrore stragista. Ognuna di queste persone aveva una storia, una prospettiva di vita, un futuro che è stato rimosso, sottratto loro e cancellato. È stata sconvolta la vita di molti familiari delle vittime. Questo ha indebolito il nostro Paese nella società complessivamente". Un dolore, ha aggiunto, che "non è estinguibile. È una ferita che non può rimarginarsi e che per questo chiede ricordo. Il ricordo delle vittime anzitutto - ha affermato Mattarella - di quel che è avvenuto, per essere vigili, per evitare che si ripetano".
"Nel ricordo rientra anche rammentare la reazione di Bologna, dei bolognesi. Una reazione immediata di soccorso per i feriti, una reazione civile, determinata, composta, con molta forza a difesa della vita, della libertà, della democrazia, contro lo stragismo e contro la strategia del terrore". "Questo ricordo naturalmente sarebbe incompleto e inefficace se non accompagnato come è stato fatto in questi anni costantemente dai familiari delle vittime dell'associazione che le rappresenta dalla richiesta di verità piena. E questo è il terzo elemento che vorrei sottolineare - conclude Mattarella - L'esigenza di piena verità, di giustizia di verità completa che è stata perseguita con determinata e meritoria ostinazione dall'azione giudiziaria, dalla sollecitazione dei cittadini, dei familiari delle vittime contro ogni tentativo di depistaggio e di occultamento. E questo richiede naturalmente che si faccia di tutto, con un impegno completo e senza alcuna riserva, perché la verità venga raggiunta in pieno".
La messa in cattedrale
La visita a Bologna di Mattarella è iniziata dall'incontro con il cardinale Matteo Maria Zuppi. Ad accoglierlo in Curia anche il sindaco Virginio Merola e il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Presente anche Romano Prodi.
Dopo Sandro Pertini, è il primo capo dello Stato presente alle commemorazioni. Mattarella - che prima della messa ha incontrato il cardinale Zuppi e le autorità nella sala Bedetti nell'arcivescovado - sta seguendo prima la Messa nella cattedrale di San Pietro, poi andrà in stazione a rendere omaggio alla lapide che ricorda i caduti nella sala d'aspetto della stazione dove esplose la bomba. Infine, sarà al Museo per la Memoria di Ustica, dove è conservato il relitto dell'aereo DC9 Bologna-Palermo.
Zuppi ricorda le vittime delle stragi di Bologna: "Chi sa qualcosa trovi i modi di aiutare la verità"
di ILARIA VENTURI
Prima di entrare nella cattedrale Daria Bonfietti, presidente dell'associazione dei famigliari delle vittime di Ustica, ha voluto soffermarsi a ringraziare "per questa vista importante e altamente simbolica il presidente Mattarella che ha voluto abbracciare Bologna nel ricordo delle vittime delle Stragi in questo 40esimo anniversario. Nel raccoglimento della celebrazione del cardinale Zuppi, proprio con il Capo dello Stato, potremo dire ai nostri cari di averli sempre tenuti nel cuore e di aver fatto il nostro dovere nell'impegno per la giustizia e la verità".
Nella cattedrale di San Pietro è presente anche Ferruccio Laffi, ultimo sopravvissuto della strage di Marzabotto, accompagnato da una suora e due monaci di Monte Sole.
"Con la sua presenza" Mattarella "ha voluto essere vicino a Bologna e all'Italia, ha ricordato due episodi terribili della nostra storia, è stato un momento di riflessione e spero anche di preghiera perché non avvengano più" questi drammi. Lo ha sottolineato Romano Prodi all'uscita della messa.
Al Museo per la Memoria di Ustica di via Saliceto, dove è conservato il relitto del Dc9 Itavia circondato dall'installazione permanente di Christian Boltanski, il Capo dello Stato è intrattenuto con i familiari delle 81 vittime della strage. "Questo museo è un tempio della memoria che consente di mantenere intatta la memoria della tragedia di Ustica ed esorta a ogni impegno per difendere vita e libertà", ha scritto il presidente sul quaderno dei visitatori.
Il presidente della Repubblica ha incontrato i famigliari delle vittime delle due stragi nella sala d'aspetto alla stazione e al museo dedicato a Ustica. "E' rimasto molto colpito da come è fatta questa opera culturale vivente", ha sottolineato il sindaco di Bologna. "Il presidente ha ribadito di essere molto vicino alle associazioni di familiari. Noi cittadini dobbiamo essere fedeli alla Costituzione e ribelli alla violenza e al ritorno di ogni dittatura e il segno di Mattarella è stato in questo senso molto importante", ha aggiunto Merola.
Alle parole di Merola fanno seguito quelle di Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione parenti vittime del Due agosto. La presenza di Mattarella "ci fa onore e, oltre alla vicinanza nel nostro dolore di familiari di vittime o di feriti nella strage del 2 agosto di quarant'anni fa, la consideriamo un impulso alla nostra richiesta di verità e di giustizia"