Padova capitale europea del volontariato 2020
Inviato: mer lug 22, 2020 12:03 pm
Padova capitale europea del volontariato
Newsletter n.20 - 21 luglio 2020
Sono giorni strani questi, gli ennesimi del 2020: si avvicina agosto, mese tradizionale delle vacanze, da molti agognate, da altrettanti solo sognate, chè in tanti purtroppo dovranno restare a casa per mancanza di soldi o per recuperare il lavoro sospeso durante l’isolamento forzato. L’ennesima scure del coronavirus. Eppure, se riflettiamo su cosa abbiamo visto nei mesi scorsi, oltre al dolore e ai morti, troppi, abbiamo delle sorprese.
“La pandemia ha reso visibile il capitale di solidarietà racchiuso nei territori. Una solidarietà che mai come in questo frangente si è rivelata un valore, ma anche una capacità: la capacità di una comunità di far fronte ai problemi che la minacciano”. Sono parole di Emanuele Alecci, Presidente del Comitato Padova Capitale europea del Volontariato.
E ancora: “solidarietà quindi non come buonismo, ma come collante sociale: fattore che permette a una comunità minacciata di reagire, di non disgregarsi, di proteggere tutti, partendo dai soggetti più fragili”.
Non si era mai vista una attivazione simile. “È riemerso uno spirito di comunità nascosto. Cittadine e cittadini si sono mobilitati con reti di vicinato, si è attivata una solidarietà di borgo che nelle grandi città, ma anche nei piccoli centri, si pensava scomparsa.
E poi è esplosa la solidarietà giovanile. A Padova abbiamo raccolto la disponibilità di oltre 1.600 nuovi volontari.
Quanto potrà durare non si sa, dipende da quanto saremo capaci di tener vivo questo patrimonio di disponibilità, di formarlo, di incanalarlo”.
Gli strumenti per farlo sono molti, alcuni compongono il palinsesto di Padova Capitale 2020. Ci sono occasioni di partecipazione, come avverrà ad inizio settembre in occasione dell’iniziativa del Tavolo di Ambiente e urbanistica, un inconsueto Photo Bike. Oppure cogliendo l’occasione di donare attraverso l’acquisto di un’opera originale di street artist, per lasciare un segno dalla strada.
Anche proporre momenti di ascolto, in cui si dialoga e si riflette, per noi rappresenta un modo per sostenere 'l’essere volontario'. Con questo spirito è nato Contagiati, rassegna di interviste per contribuire ad un nuovo vocabolario: ad esempio attorno alla parola cultura, su cui si è dibattuto nell’ultima puntata.
Newsletter n.20 - 21 luglio 2020
Sono giorni strani questi, gli ennesimi del 2020: si avvicina agosto, mese tradizionale delle vacanze, da molti agognate, da altrettanti solo sognate, chè in tanti purtroppo dovranno restare a casa per mancanza di soldi o per recuperare il lavoro sospeso durante l’isolamento forzato. L’ennesima scure del coronavirus. Eppure, se riflettiamo su cosa abbiamo visto nei mesi scorsi, oltre al dolore e ai morti, troppi, abbiamo delle sorprese.
“La pandemia ha reso visibile il capitale di solidarietà racchiuso nei territori. Una solidarietà che mai come in questo frangente si è rivelata un valore, ma anche una capacità: la capacità di una comunità di far fronte ai problemi che la minacciano”. Sono parole di Emanuele Alecci, Presidente del Comitato Padova Capitale europea del Volontariato.
E ancora: “solidarietà quindi non come buonismo, ma come collante sociale: fattore che permette a una comunità minacciata di reagire, di non disgregarsi, di proteggere tutti, partendo dai soggetti più fragili”.
Non si era mai vista una attivazione simile. “È riemerso uno spirito di comunità nascosto. Cittadine e cittadini si sono mobilitati con reti di vicinato, si è attivata una solidarietà di borgo che nelle grandi città, ma anche nei piccoli centri, si pensava scomparsa.
E poi è esplosa la solidarietà giovanile. A Padova abbiamo raccolto la disponibilità di oltre 1.600 nuovi volontari.
Quanto potrà durare non si sa, dipende da quanto saremo capaci di tener vivo questo patrimonio di disponibilità, di formarlo, di incanalarlo”.
Gli strumenti per farlo sono molti, alcuni compongono il palinsesto di Padova Capitale 2020. Ci sono occasioni di partecipazione, come avverrà ad inizio settembre in occasione dell’iniziativa del Tavolo di Ambiente e urbanistica, un inconsueto Photo Bike. Oppure cogliendo l’occasione di donare attraverso l’acquisto di un’opera originale di street artist, per lasciare un segno dalla strada.
Anche proporre momenti di ascolto, in cui si dialoga e si riflette, per noi rappresenta un modo per sostenere 'l’essere volontario'. Con questo spirito è nato Contagiati, rassegna di interviste per contribuire ad un nuovo vocabolario: ad esempio attorno alla parola cultura, su cui si è dibattuto nell’ultima puntata.