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scuola ha bisogno di proposte,ministra Azzolina le ascolti

MessaggioInviato: gio giu 25, 2020 3:04 pm
da lidia.pege
La scuola ha bisogno di proposte, la ministra Azzolina le ascolti

In questa fase così cruciale per la ripartenza di una parte fondamentale del Paese, "Repubblica" vuole diventare un luogo di dibattito per costruire il futuro dell'educazione. Che siate insegnanti, studenti o genitori mandate il vostro contributo di idee
di CHIARA SARACENO REPUBBLICA
24 giugno 2020

DOMANI genitori, insegnanti, studenti manifesteranno in 60 città per chiedere chiarezza e risorse per la ripresa della scuola in condizioni di sicurezza, ma anche di qualità educativa. In queste settimane si sono moltiplicati non solo appelli, ma anche proposte concrete. Non più tardi di una settimana fa nove reti di associazioni (oltre cento) che lavorano sul territorio con i bambini e ragazzi, spesso in collaborazione con le scuole, hanno reso pubbliche 5 richieste per un cambio di passo nel settore dell’educazione, chiedendo un incontro al presidente del Consiglio (la cui risposta non è ancora pervenuta).
Scuola
"Non è questa la scuola che vogliamo". In 60 piazze la protesta di genitori, studenti e insegnanti

Non mancano, quindi, oltre a quelle del comitato consultivo istituito dallo stesso MIUR, le segnalazioni dei nodi, non solo igienico-sanitari, da affrontare, le possibili soluzioni, persino le offerte di disponibilità a lavorare assieme per trovare soluzioni soddisfacenti.


Sarebbe ora che la Ministra incominciasse ad ascoltare ed insieme a prendersi le responsabilità che le competono. Perché l’istruzione è un diritto costituzionale dei bambini e ragazzi, la cui attuazione non può essere lasciata alla casualità dell’origine di nascita, del luogo di residenza e del plesso scolastico che si frequenta.

Scuola, i nostri ragazzi e la sciatteria della ministra Azzolina
di CHIARA SARACENO

L’autonomia scolastica, insieme al radicamento nella comunità locale, può essere un importantissimo strumento di attuazione di quel diritto solo se si basa su fondamenti garantiti a tutti. Il che significa anche che occorre investire là dove le risorse locali sono minori, e/o le difficoltà maggiori.