Bonus baby sitter e congedi, come fare per ottenerli
Inviato: mar mar 17, 2020 3:54 pm
Bonus baby sitter e congedi, come fare per ottenerli
Il decreto del governo stabilisce anche la sospensione di contributi dovuti dai datori di lavoro domestico in scadenza dal 23 febbraio al 31 maggio 2020
roberto giovannini
Stampa
17 Marzo 2020
Due delle novità più interessanti contenute nel decreto legge governativo interessano da vicino le famiglie: il congedo parentale straordinario di 15 giorni al 50% della retribuzione, e la sua alternativa se non si vuole accettare il dimezzamento dello stipendio, ovvero il bonus da 600 euro per pagare la baby-sitter. Nell’uno e nell’altro caso, però, bisogna ricordarsi che per usufruirne è necessario attivarsi direttamente svolgendo le pratiche del caso. Ed è proprio il caso di ricordare che per fruire dei 600 euro di bonus sarà necessario che la baby sitter sia stata attivata con regolare “contratto” sul sito Inps. In tutto la doppia operazione costa alle casse dello Stato 700 milioni. Sia i congedi parentali che il voucher baby sitter sono misure retroattive, utilizzabili a partire dal 5 marzo: ovvero, i genitori che hanno preso dei congedi “classici” possono riconvertirli con questi nuovi congedi, che sono retribuiti al 50% e quindi più convenienti.I dettagli del provvedimento
Cominciamo dal congedo parentale straordinario, che sarà pari a 15 giorni retribuiti al 50% dell’importo normale. Sarà disponibile per tutti i dipendenti, pubblici e privati (anche se iscritti alla Gestione separata Inps, insomma se Co.co.co o Partite Iva), che hanno figli fino a 12 anni di età. Se i figli sono disabili non sarà stabilito alcun limite di età. Se i ragazzi hanno un’età compresa tra 12 e 16 anni i 5 giorni di congedo straordinario non saranno retribuiti. Nel caso di genitori lavoratori dipendenti del settore privato, con figli di età compresa tra i 12 e i 16 anni, l’astensione dal lavoro per il periodo di chiusura delle scuole prevede il anche divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro, purché non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito o in modalità di lavoro agile. I 15 giorni sono cumulativi, frazionabili e non posso essere fruiti contemporaneamente da due genitori che lavorano.
Decreto "Cura Italia": i provvedimenti per autonomi, partite iva e famiglie spiegati in 1 minuto
Cosa bisogna fare?
Come si ottiene il congedo straordinario? Bisogna richiederlo al proprio datore di lavoro, avviando la pratica accedendo alla sezione dedicata del sito dell’Inps (https://www.inps.it/nuovoportaleinps/de ... mdir=50583).
In alternativa al congedo straordinario, come detto, c’è il voucher baby sitter da 600 euro, che sarà riservato ai genitori lavoratori dipendenti (devono lavorare tutti e due) che hanno figli al di sotto dei 12 anni di età. Sale a 1.000 euro se i genitori dei bambini che hanno meno di 12 anni fanno parte del personale sanitario, medici, infermieri, esperti di laboratorio in servizio. L’assegno sarà erogato attraverso il cosiddetto “libretto famiglia”, attivo dal 2017. Si tratta di un libretto nominativo prefinanziato composto da titoli di pagamento il cui valore nominale è pari a 10 euro, utilizzabili per compensare attività lavorative di durata non superiore a un’ora. Come spiega l’Inps, può essere acquistato mediante versamenti tramite F24 modello Elide, con causale LIFA, oppure tramite il “Portale dei pagamenti” dell’Inps. Per usufruire del libretto famiglia sia la famiglia utilizzatrice che il lavoratore chiamato in causa dovranno registrarsi alla piattaforma tramite il servizio online dedicato, sempre sul portale Inps ( https://www.inps.it/nuovoportaleinps/de ... mdir=51098 ).
Registrandosi sul portale Inps, in pratica, si attiva con la (o il) baby sitter un regolare contratto di lavoro, tanto è vero che sul portale bisogna indicare il compenso pattuito, dove si è svolta la prestazione, quanto è durata, e l’ambito di svolgimento. Il consiglio è quello di fare riferimento alle condizioni di lavoro stabilite nel contratto nazionale del lavoro domestico, che regola i contratti di colf e badanti (una baby sitter non convivente o part-time ha una retribuzione minima oraria variabile da 5,45 euro all’ora a 8,21 euro, più una serie di indennità). In questo caso il decreto del governo stabilisce anche la sospensione di contributi e versamenti previdenziali e assistenziali dei premi per l’assicurazione obbligatoria dovuti dai datori di lavoro domestico in scadenza dal 23 febbraio al 31 maggio 2020.
Il decreto del governo stabilisce anche la sospensione di contributi dovuti dai datori di lavoro domestico in scadenza dal 23 febbraio al 31 maggio 2020
roberto giovannini
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17 Marzo 2020
Due delle novità più interessanti contenute nel decreto legge governativo interessano da vicino le famiglie: il congedo parentale straordinario di 15 giorni al 50% della retribuzione, e la sua alternativa se non si vuole accettare il dimezzamento dello stipendio, ovvero il bonus da 600 euro per pagare la baby-sitter. Nell’uno e nell’altro caso, però, bisogna ricordarsi che per usufruirne è necessario attivarsi direttamente svolgendo le pratiche del caso. Ed è proprio il caso di ricordare che per fruire dei 600 euro di bonus sarà necessario che la baby sitter sia stata attivata con regolare “contratto” sul sito Inps. In tutto la doppia operazione costa alle casse dello Stato 700 milioni. Sia i congedi parentali che il voucher baby sitter sono misure retroattive, utilizzabili a partire dal 5 marzo: ovvero, i genitori che hanno preso dei congedi “classici” possono riconvertirli con questi nuovi congedi, che sono retribuiti al 50% e quindi più convenienti.I dettagli del provvedimento
Cominciamo dal congedo parentale straordinario, che sarà pari a 15 giorni retribuiti al 50% dell’importo normale. Sarà disponibile per tutti i dipendenti, pubblici e privati (anche se iscritti alla Gestione separata Inps, insomma se Co.co.co o Partite Iva), che hanno figli fino a 12 anni di età. Se i figli sono disabili non sarà stabilito alcun limite di età. Se i ragazzi hanno un’età compresa tra 12 e 16 anni i 5 giorni di congedo straordinario non saranno retribuiti. Nel caso di genitori lavoratori dipendenti del settore privato, con figli di età compresa tra i 12 e i 16 anni, l’astensione dal lavoro per il periodo di chiusura delle scuole prevede il anche divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro, purché non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito o in modalità di lavoro agile. I 15 giorni sono cumulativi, frazionabili e non posso essere fruiti contemporaneamente da due genitori che lavorano.
Decreto "Cura Italia": i provvedimenti per autonomi, partite iva e famiglie spiegati in 1 minuto
Cosa bisogna fare?
Come si ottiene il congedo straordinario? Bisogna richiederlo al proprio datore di lavoro, avviando la pratica accedendo alla sezione dedicata del sito dell’Inps (https://www.inps.it/nuovoportaleinps/de ... mdir=50583).
In alternativa al congedo straordinario, come detto, c’è il voucher baby sitter da 600 euro, che sarà riservato ai genitori lavoratori dipendenti (devono lavorare tutti e due) che hanno figli al di sotto dei 12 anni di età. Sale a 1.000 euro se i genitori dei bambini che hanno meno di 12 anni fanno parte del personale sanitario, medici, infermieri, esperti di laboratorio in servizio. L’assegno sarà erogato attraverso il cosiddetto “libretto famiglia”, attivo dal 2017. Si tratta di un libretto nominativo prefinanziato composto da titoli di pagamento il cui valore nominale è pari a 10 euro, utilizzabili per compensare attività lavorative di durata non superiore a un’ora. Come spiega l’Inps, può essere acquistato mediante versamenti tramite F24 modello Elide, con causale LIFA, oppure tramite il “Portale dei pagamenti” dell’Inps. Per usufruire del libretto famiglia sia la famiglia utilizzatrice che il lavoratore chiamato in causa dovranno registrarsi alla piattaforma tramite il servizio online dedicato, sempre sul portale Inps ( https://www.inps.it/nuovoportaleinps/de ... mdir=51098 ).
Registrandosi sul portale Inps, in pratica, si attiva con la (o il) baby sitter un regolare contratto di lavoro, tanto è vero che sul portale bisogna indicare il compenso pattuito, dove si è svolta la prestazione, quanto è durata, e l’ambito di svolgimento. Il consiglio è quello di fare riferimento alle condizioni di lavoro stabilite nel contratto nazionale del lavoro domestico, che regola i contratti di colf e badanti (una baby sitter non convivente o part-time ha una retribuzione minima oraria variabile da 5,45 euro all’ora a 8,21 euro, più una serie di indennità). In questo caso il decreto del governo stabilisce anche la sospensione di contributi e versamenti previdenziali e assistenziali dei premi per l’assicurazione obbligatoria dovuti dai datori di lavoro domestico in scadenza dal 23 febbraio al 31 maggio 2020.