Il Papa prega per la fine della pandemia
Inviato: lun mar 16, 2020 4:03 pm
Coronavirus, il Papa a piedi per Roma: visita due Chiese e prega per la fine della pandemia
16 marzo 2020 Corriere della era
Francesco nelle chiese di Santa Maria Maggiore e di San Marcellino al Corso
Santa Maria Maggiore e San Marcellino al Corso, due chiese carissime ai romani. Il Papa si è recato lì per invocare un "miracolo" che ponga fine alla pandemia. Prima ha pregato davanti alla Salus Populi Romani e poi, dopo aver percorso "in pellegrinaggio" un tratto a piedi nella centrale via del Corso, ha pregato a San Marcellino davanti al crocifisso miracoloso che nel 1522 venne portato in processione per i quartieri della città perché finisse la "Grande Peste" a Roma. «Con la sua preghiera, il Santo Padre - ha riferito il portavoce vaticano Matteo Bruni - ha invocato la fine della pandemia che colpisce l'Italia e il mondo, implorato la guarigione per i tanti malati, ricordato le tante vittime di questi giorni, e chiesto che i loro familiari e amici trovino consolazione e conforto. La sua intenzione si è rivolta anche agli operatori sanitari, ai medici, agli infermieri, e a quanti in questi giorni, con il loro lavoro, garantiscono il funzionamento della società»
16 marzo 2020 Corriere della era
Francesco nelle chiese di Santa Maria Maggiore e di San Marcellino al Corso
Santa Maria Maggiore e San Marcellino al Corso, due chiese carissime ai romani. Il Papa si è recato lì per invocare un "miracolo" che ponga fine alla pandemia. Prima ha pregato davanti alla Salus Populi Romani e poi, dopo aver percorso "in pellegrinaggio" un tratto a piedi nella centrale via del Corso, ha pregato a San Marcellino davanti al crocifisso miracoloso che nel 1522 venne portato in processione per i quartieri della città perché finisse la "Grande Peste" a Roma. «Con la sua preghiera, il Santo Padre - ha riferito il portavoce vaticano Matteo Bruni - ha invocato la fine della pandemia che colpisce l'Italia e il mondo, implorato la guarigione per i tanti malati, ricordato le tante vittime di questi giorni, e chiesto che i loro familiari e amici trovino consolazione e conforto. La sua intenzione si è rivolta anche agli operatori sanitari, ai medici, agli infermieri, e a quanti in questi giorni, con il loro lavoro, garantiscono il funzionamento della società»