«Ribelliamoci alle Mafie». L’Italia si mobilita

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«Ribelliamoci alle Mafie». L’Italia si mobilita

Messaggioda lidia.pege » lun feb 25, 2019 2:33 pm

«Ribelliamoci alle Mafie». L’Italia si mobilita per l’appello del Corriere del Veneto
Dal governatore Luca Zaia al Patriarca di Venezia. Ma ci sono anche i sindaci di Palermo, Napoli e Casal di Principe: «Al vostro fianco in questa lotta». Su Change.org superata quota 1300. Al nostro fianco pure tanti rettori, le Diocesi, i sindaci. Firma anche tu

VENEZIA Una grande mobilitazione. È quella che sta avvenendo al seguito dell’appello del Corriere del Veneto, scritto per noi Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale di Avviso Pubblico: un manifesto contro le mafie in Veneto, dopo l’inchiesta choc della settimana scorsa di Eraclea (50 arresti, tra cui quello del sindaco per voto di scambio), che ha squarciato il velo su un quadro di infiltrazione criminale nella nostra regione, profonda e pericolosa. Sono infatti centinaia i rappresentanti del mondo politico, economico, sociale e culturale del Veneto (e non solo) che ci hanno scritto o contattato; oppure, come possono fare tutti nostri lettori, sono andati direttamente sul sito change.org a mettere la loro firma.

La Chiesa

«La Chiesa che è in Venezia aderisce all’appello rivolto alla comunità civile per un corale e fattivo impegno contro ogni tipo di infiltrazione e radicamento delle mafie nei nostri territori». È il messaggio, giunto in redazione sabato mattina, del Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia. E si tratta di uno dei contributi più prestigiosi nell’ambito religioso a sostegno del nostro manifesto. Anche la Diocesi di Vicenza, con il suo vescovo Beniamino Pizziol, sono scesi in campo. Lunedì ecco quindi la Diocesi di Padova, con il suo pastore Claudio Cipolla. «Aderendo all’appello intendiamo ribadire con forza il valore della legalità a tutti i livelli — ha scritto il presule - come mezzo indispensabile per raggiungere la costruzione di una società giusta: solo ciò infatti è garanzia che ogni persona, in particolare chi è più fragile, possa veder riconosciuta la propria dignità e i propri diritti, e possa esser messa nelle condizioni di espletare i propri doveri di cittadino, riappropriandosi così integralmente della propria libertà e del proprio posto nella comunità».

Anti-mafia e informazione

E tra i primi ad appoggiare l’appello c'è stato anche il presidente della Commissione parlamentare Antimafia, l’onorevole Nicola Morra. «Un esempio di sforzo di informazione/presa di coscienza certamente da condividere», è stato il suo pensiero (e nelle ultime ore si è aggiunta anche l’ex presidente della Commissione, Rosy Bindi). Con lui il presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Beppe Giulietti; e il segretario, Raffaele Lorusso; nonché il presidente di Articolo 21, il giornalista minacciato dalla mafia e sotto scorta, Paolo Borrometi; Vittorio Di Trapani, segretario USIGRAI sindacato giornalisti Rai. E ci hanno emozionato le partecipazioni di Matilde Montinaro, sorella di Antonio, caposcorta di Giovanni Falcone e di Nando Dalla Chiesa, scrittore, sociologo, politico figlio del generale dei carabinieri ucciso dalla mafia. Nonché quelle dei sindaci di Casal di Principe, Renato Natale; di Napoli, Luigi De Magistris («Aderisco da magistrato e da sindaco sempre in prima linea contro corruzioni e mafie e sono al vostro fianco per quest a lotta»); e di Palermo, Leoluca Orlando

Istituzioni

Ma in prima linea c'è anche la politica. Dalla Regione, con l'adesione convinta del Presidente della Regione, Luca Zaia; e degli assessori alla Cultura, Cristiano Corazzari e all'Istruzione, Elena Donazzan. Ai sindaci. A scriverci i primi cittadini di Venezia, Luigi Brugnaro, di Padova, Sergio Giordani. E quindi Vicenza, Francesco Rucco e Verona, Federico Sboarina. Ma c'è anche Andrea Cereser, sindaco di San Donà di Piave e quello di Fiesso d’Artico Andrea Martellato. Presente anche l’assessore alla Coesione sociale di Venezia Simone Venturini. Poi tanti parlamentari e consiglieri regionali. Ci sono Alessia Rotta (deputata Pd), Daniela Sbrollini (senatrice Pd), Alessandra Moretti (Pd, Regione); la deputata del M5S Francesca Businarolo, il vice presidente del consiglio regionale Bruno Pigozzo (Pd); Mattia Fantinati, sottosegretario M5S alla presidenza del Consiglio con delega alla Pubblica amministrazione e il sottosegretario all’Agricoltura Franco Manzato (Lega); il capogruppo del M5s in Regione Veneto Jacopo Berti. E ancora il presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon, il direttore della Provincia di Treviso Carlo Ropicavoli; il parlamentare del Pd Nicola Pellicani, l’assessore alla Trasparenza e anti-corruzione del Comune di Verona Edi Maria Neri.

Categorie e Economia

Molte firme anche dalle imprese e dalle categorie: Matteo Zoppas (presidente Confindustria Veneto), Agostino Bonomo (presidente Confartigianato Veneto), Christian Ferrari (segretario regionale Cgil), Marco Michielli (Confturismo Veneto), Davide Cecchinato (presidente Adiconsum Verona), il presidente di Legambiente Veneto Luigi Lazzaro, il presidente di Ance (Costruttori edili) Veneto Giovanni Salmistrari; il presidente di Confagricoltura Veneto, Lodovico Giustiniani.

Società e Cultura

E quindi la società. Su più livelli. Ecco il vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol, la Caritas berica e l’Associazione cattolica esercenti cinema del Triveneto. I sociologi Marco Omizzolo, (nominato recentemente cavaliere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella per l’impegno contro il caporalato) e Gianfranco Bettin, ex prosindaco e assessore di Venezia, ex consigliere regionale e oggi presidente della Municipalità di Marghera. Inoltre il Rettore dello Iuav di Venezia Alberto Ferlenga e quello di Ca’ Foscari, Michele Bugliesi. lo scrittore Romolo Bugaro, la cronista veneta minacciata dallo stesso sistema mafioso Monica Andolfatto e quindi Carlo Nervo (ex giocatore del Bologna ed ex sindaco di Solagna). Presente anche l’attrice Tiziana Di Masi. Firma anche il noto giornalista (sotto scorta) Sandro Ruotolo. E quindi: la psicologa Vera Slepoj e lo scrittore Matteo Righetto. Il calciatore Damiano Tommasi
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