Profughi incompatibili con l’economia di Abano

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Profughi incompatibili con l’economia di Abano

Messaggioda lidia.pege » gio giu 29, 2017 1:56 pm

«Profughi incompatibili con l’economia di Abano»
Il neo sindaco Barbierato conferma il "no" all'arrivo di migranti alla Terme

«All’ex Primo Roc gli spazi per la cittadella della sicurezza e per lo sport»

(Federico Franchin)
«Confermo quanto detto in campagna elettorale. Abano ha un’economia che va preservata e valorizzata quindi il nostro è un no all’arrivo dei migranti ad Abano»: sono parole chiare quelle pronunciate dal neo sindaco di Abano Federico Barbierato. Il primo cittadino non fa marcia indietro rispetto a quanto affermato durante la lunga campagna elettorale che domenica ha portato alla sua elezione proprio a scapito del comitato Abano dice No e del suo candidato Emanuele Boccardo.
«La nostra città ha un’economia che va tutelata» spiega, «dobbiamo preservare al massimo la nostra città e dare ai nostri imprenditori e ai nostri cittadini risposte concrete e rassicuranti. Il nostro è un no secco agli hub e ai centri di accoglienza. Una città turistica come Abano ha delle caratteristiche che non si possono sposare assolutamente con l’arrivo di migranti». Il sindaco di Abano non vede l’ora di poter mettere mano sulla questione caserma Primo Roc, caserma che è tornata al Demanio e che è ora nelle disponibilità della Prefettura.
«Confermiamo la volontà espressa nei mesi di campagna elettorale di andarci a prendere la caserma Primo Roc» rileva Federico Barbierato, «prenderemo al più presto contatti con i soggetti interessati per poter avviare un progetto utile per l’intera comunità. La nostra idea, già paventata nelle scorse settimane, è di rendere il Primo Roc un’area polivalente. Essendo lo spazio molto grande, possiamo immaginarci sia la Cittadella della Sicurezza, ma anche altre strutture sportive e sociali».
A proposito di Primo Roc, da lunedì, all’indomani della sconfitta elettorale, il comitato Abano dice No ha sciolto il presidio anti-profughi. Martedì sera alcuni nostalgici dei nove mesi trascorsi si sono recati di fronte alla caserma, senza però riprendere l’attività di presidio. È quindi rimasto solamente il container, posizionato nel parcheggio laterale della caserma con accatastati alcuni bancali, ma non ci sono più i presidianti del comitato, i loro striscioni e le bandiere. Ieri mattina di fronte al Primo Roc, dove a settembre si sono svolte alcune manifestazioni, c’era solamente lo storico fruttivendolo con il suo camioncino.
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29 giugno 2017
Lidia Pege
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