Sequestrati tutti i beni di Claudio
Tangenti, la Finanza ha messo i sigilli a tutto il suo patrimonio, non solo gli immobili
PADOVA La Guardia di Finanza di Padova sta sequestrando il patrimonio mobiliare e immobiliare dell’ex Sindaco del Comune di Abano Terme Luca Claudio, detenuto dal 23 giugno 2016 presso la Casa Circondariale di Padova, e dell’ex Sindaco del Comune di Montegrotto Terme, Massimo Bordin, per oltre 1,8 milioni di euro. Tra i beni sequestrati 9 immobili di proprietà delle società Soleluna Srl e Rls Srl, riconducibili di fatto a Luca Claudio, ed un appartamento a Roma intestato alla moglie dell’ex Sindaco di Abano Terme. Il Gip del Tribunale di Padova ha disposto non solo il sequestro delle somme che costituiscono i proventi delle tangenti, ma anche quelle di cui Luca Claudio non ha saputo spiegare la provenienza. In pratica è stato sequestrato il patrimonio da lui accumulato negli ultimi 10 anni, in quanto sproporzionato al suo reddito.
Nel corso dell’udienza preliminare del 20 dicembre scorso, il gip del Tribunale di Padova, su richiesta degli imputati e con il consenso del pm in relazione al primo filone di indagine sulla cosiddetta `tangentopoli delle terme´, ha applicato le pene nei confronti di 11 imputati: 4 anni a Luca Claudio, già Sindaco prima di Montegrotto Terme e poi di Abano Terme, 3 anni e due mesi a Massimo Bordin, già Sindaco di Montegrotto Terme), un anno e 8 mesi a Michele Galesso, già presidente del Consiglio comunale di Abano Terme, un anno e 10 mesi di reclusione a Guido Granuzzo, dipendente del Comune di Abano Terme): 1 anno e 10 mesi di reclusione, un anno 11 mesi e 20 giorni a Massimo Trevisan, imprenditore, un anno e 10 mesi a Tiziano Fortuna, imprenditore. Ancora, un anno e 3 mesi a Maurizio Spadot, già dirigente dell’ Ufficio tecnico del Comune di Abano Terme, un anno e 8 mesi a Luciano Pistorello, imprenditore, 8 mesi a Luciano Di Caro, dipendente di una impresa privata. Infine, rispettivamente 8 e 5 mesi di reclusione agli imprenditori Agostino FCreuso e Mauro Pedron.
28 dicembre 2016 Corriere