Le mazzette delle Terme ora Claudio scende a patti

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Le mazzette delle Terme ora Claudio scende a patti

Messaggioda lidia.pege » mar nov 29, 2016 6:28 pm

Le mazzette delle Terme ora Claudio scende a patti (Il Gazzettino)

I grandi accusatori puntano a concordare la pena con la Procura
Ma la strada è in salita per l’ex sindaco di Abano: dovrebbe restituire 350.000 euro
(Luca Ingegneri)
Mancano pochi giorni all’udienza preliminare per la Tangentopoli delle Terme, in calendario il prossimo 7 dicembre davanti al giudice Tecla Cesaro e cominciano a delinearsi le scelte degli imputati. Alcuni tra i principali protagonisti dell’inchiesta scenderanno a patti con il pm Federica Baccaglini. Gli accordi non sono ancora stati formalizzati ma sembra soltanto un dettaglio. Dopo aver offerto un valido contributo alla Procura incastrando l’ex sindaco Luca Claudio nella vicenda dell’appalto per la riqualificazione ambientale della discarica di Giarre, da cui è scaturita la seconda ordinanza di custodia cautelare, vogliono uscire di scena al più presto. È il caso dell’imprenditore aponense Luciano Pistorello, titolare dell’omonima azienda, del prestanome di Claudio Massimo Trevisan, amministratore della società Rls, la scatola creata per incassare le mazzette, dell’ex capo dell’ufficio tecnico Maurizio Spadot e dei manutentori del verde pubblico Denis Pagetta e Paolo Tomasini. All’elenco potrebbero aggiungersi – ma non sono ancora state prese decisioni definitive – l’ex funzionario dell’ufficio Ambiente del Comune di Abano Guido Granuzzo e l’altro manutentore del verde Agostino Creuso.
È invece intenzionato ad affrontare il dibattimento l’anziano imprenditore polesano Luciano Guerrato. Nonostante il pronunciamento del Tribunale del Riesame sulla qualificazione giuridica del reato, la Procura ha mantenuto inalterata l’iniziale prospettazione accusatoria, contestando il reato di corruzione, anzichè quello di induzione indebita a promettere utilità. Andrà a processo pure il figlio Saverio, finito inizialmente agli arresti domiciliari.
Nelle prossime ore sono attese le mosse dei due imputati principali, gli ex sindaci Luca Claudio e Massimo Bordin. I loro difensori, gli avvocati Ferdinando Bonon e Giovanni Caruso, non hanno ancora svelato le loro strategie. L’impressione è che entrambi siano propensi a definire le rispettive posizioni con un patteggiamento. Per Bordin la strada appare in discesa. Più complicata l’operazione per Claudio: le recenti modifiche alla normativa sui reati contro la pubblica amministrazione non concedono scappatoie. Prima di poter pervenire ad una sentenza di applicazione pena è necessario risarcire il danno per intero. E a Luca Claudio sono contestate tangenti nell’ordine dei 350mila euro. Si potrà quindi avviare una trattativa per il patteggiamento soltanto dopo aver restituito allo Stato tutti i proventi di attività illecite. Sembra essere proprio questo l’ostacolo principale ad un possibile accordo con la Procura. Anche perché l’ex primo cittadino aponense dovrebbe mettere in vendita alcuni degli immobili – appartamenti e capannoni – attualmente intestati a Rls.
29 novembre 2016
Lidia Pege
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