«Bonifica ideata soltanto per le tangenti» (Il Mattino)17.11.16
I sospetti di Bano (Cittadini per il cambiamento)
(f.fr.)
«Chiediamo al commissario straordinario Pasquale Aversa di ritirare il progetto di bonifica della discarica di via Guazzi». A dirlo è Gian Pietro Bano, leader della lista civica Cittadini per il Cambiamento. L’ex consigliere comunale chiede al commissario un’azione forte. «L’avevamo sempre detto che attorno alla bonifica della discarica di Giarre c’era qualcosa che non ci convinceva e ora, a maggior ragione, dopo i fatti emersi che hanno scoperto come attorno a quella bonifica ci fosse un accordo basato su delle tangenti, è il caso di stracciare quel progetto e di restituire i soldi ai cittadini. La Regione, ricordiamo, ha stanziato un prestito di 3.216.400 euro, che i cittadini dovranno restituire in 15 anni con l’aumento del 7% sulla bolletta dell’asporto rifiuti». «In consiglio comunale ho ribadito più volte che questi lavori non mi convincevano», aggiunge Gian Pietro Bano. «Avevo letto gli incartamenti e le analisi e non ho mai trovato il senso di procedere con i lavori. Si tratta infatti di una discarica del 1974, una discarica di rifiuti urbani che si sarebbero bonificati ormai da soli in pochi anni». L’ex consigliere ricorda anche cosa diceva Guido Granuzzo dell’Ufficio Ambiente, coinvolto nell’appalto truccato assieme all’ex sindaco Luca Claudio, all’ex capo dell’Ufficio Tecnico Maurizio Spadot e alla ditta Pistorello. «Le analisi dicevano che non c’era nulla di particolare in quella discarica, eppure Granuzzo sosteneva che se ci fosse stato anche un 1% di contaminazione la legge imponeva la bonifica. In realtà le analisi evidenziavano come l’inquinamento dell’area di via Guazzi non fosse superiore a quello delle altre discariche collocate nelle zone circostanti. Gli esami avevano mostrato la presenza di sostanze che potevano essere presenti anche in natura. Evidentemente si voleva fortemente portare avanti quella bonifica per secondi fini. Poi si è capito anche il perché».