Protesta in Prefettura il presidio al 1° Roc rimane

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Protesta in Prefettura il presidio al 1° Roc rimane

Messaggioda lidia.pege » dom ott 09, 2016 1:15 pm

Protesta in Prefettura il presidio al 1° Roc rimane (Il Mattino)

Un centinaio di manifestanti a Padova contro l’arrivo dei profughi alle Terme

Le assicurazioni “provvisorie” che la caserma non sarà usata deludono i comitati

(Federico Franchin)
Hanno ribadito il loro “no” all’arrivo di migranti al capo di Gabinetto della Prefettura, Antonella Reina, ma da Palazzo Santo Stefano non sono uscite risposte particolarmente rassicuranti per i comitati “Abano dice No!” e “Bagnoli dice No!”. Il sit in di protesta avvenuto ieri mattina di fronte alla sede della Prefettura di Padova, in piazza Antenore, ha richiamato un centinaio di persone, tra i comitati aponense e di Bagnoli e alcuni membri del comitato della Bassa Padovana. I manifestanti hanno voluto ribadire il loro “no” all’arrivo dei migranti alle terme e al sovraffollamento della caserma di San Siro di Bagnoli, dove poche ore prima i richiedenti asilo avevano inscenato una forte protesta anche contro le condizioni di vita nella sovraffollata struttura. Clima sereno ieri mattina, con un solo momento di tensione, quando tra la folla si è mischiato un manifestante con addosso un cartellone di protesta contro il Governo Renzi e il Pd, che i responsabili del sit in hanno cercato immediatamente di allontanare, in quanto la manifestazione aveva e doveva mantenere la caratteristica di essere apartitica e apolitica. Un solo striscione, contornato dalle bandiere tricolori, è comparso di fronte Palazzo Santa Stefano, tenuto in mano da alcuni manifestanti. C’era scritto sopra “Stop immigrazione. Prima gli italiani”. Dopo una breve attesa, il momento clou è stato l’incontro concesso ad alcuni rappresentanti dei due comitati da parte del capo di Gabinetto della Prefettura, Antonella Reina. I delegati sono entrati tra gli applausi della folla. Dopo circa un’ora di colloquio approfondito sulla questione migranti, la comunicazione dell’esito dell’incontro al resto della folla non è stata altrettanto ben accolta. «La dottoressa Reina ci ha confermato che per il momento il progetto di creare un hub alla caserma Primo Roc di Giarre è tramontato», ha spiegato Martina Pillon, rappresentante del comitato “Abano dice No!”. «Per il momento non c’è l’intenzione di creare un hub al Primo Roc, ci hanno detto. Ma quanto durerà questo no? Il capo di Gabinetto non ci ha dato una risposta. Ha semplicemente affermato che la soluzione migliore di accoglienza è quella che vede coinvolti i privati con il modello Sprar. Abbiamo chiesto di congelare i progetti almeno fino a quando non ci sarà l’elezione ad Abano di un nuovo sindaco, ma la Prefettura purtroppo non può garantirci questo» ha concluso Pillon. «Questa è stata per noi una presa di coscienza che non possiamo fermarci con la battaglia e che il nostro presidio dovrà andare avanti» ha aggiunto l’esponente del comitato «Dalla Prefettura non possono darci rassicurazioni, dato che la questione non dipende solo dal Prefetto, ma anche dal Governo e dall’entità degli sbarchi a cui fare fronte». È stata data una spiegazione al tentativo di sopralluogo al Primo Roc di una decina di giorni fa: «Non era un sopralluogo per l’hub, ma per una semplice manutenzione» ha spiegato la prefettura. Giacomo Rampin: «Il capo di Gabinetto ad esplicita domanda se è un no totale all’arrivo dei migranti ad Abano ci ha risposto che è un no provvisorio al Primo Roc». Detto che a Ponso sorgerà un nuovo centro di accoglienza per 10 profughi grazie a un accordo tra sindaco e privati, il comitato “Bagnoli dice No!” ha espresso al capo di Gabinetto tutto il disappunto per la situazione della caserma di San Siro. «Abbiamo fatto presente alla Reina la situazione di guerriglia urbana di venerdì» riferisce Alessio Capuzzo «Le quattro famiglie che abitano davanti la caserma sono dovute rimanere barricate in casa. Abbiamo fatto presente l’emergenza sanitaria. Il capo di Gabinetto ci ha risposto che i migranti hanno fatto tutte le vaccinazioni del caso. Ma allora perché quando sono arrivati dall’ospedale di Schiavonia sono giunti con le mascherine? Quanto al sovraffollamento della caserma, ci è stato garantito che si cercherà di alleggerire la situazione, ma noi ci fidiamo poco. Promesse del genere ci erano già state fatte un anno fa e due mesi fa dal ministro Alfano al nostro sindaco. Non siamo soddisfatti delle risposte. Sono solo promesse. Non ci fidiamo». Sul no provvisorio al Primo Roc arriva intanto il commento della deputata aponense del Pd Vanessa Camani: «Siamo soddisfatti che sia prevalsa l’idea di preservare la vocazione turistico-termale di Abano. Ora però vanno studiati modelli di accoglienza diffusa, tramite modelli Sprar, per risolvere questo annoso problema».
9 ottobre 2016
Lidia Pege
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