I doni di Borile a Claudio. Il Pd pretende la verità
Vanessa Camani cita i casi Zeus e Caserma con relativi scambi di “favori”
Invocata piena luce anche sugli smaltimenti sospetti effettuati da Pistorello
(Federico Franchin)
Le prime ammissioni di Luca Claudio e Massimo Bordin hanno aperto altri scenari possibili alla Tangentopoli delle terme. I due ex sindaci nel corso dell’interrogatorio di lunedì hanno ammesso il loro coinvolgimento in tre casi di corruzione. «Ma ci sono anche altre situazioni che meritano attenzione e che potrebbero essere già finite sotto l’occhio attento della magistratura», fa sapere la deputata del Pd Vanessa Camani. La leader del Partito Democratico locale punta il dito contro il noto imprenditore alberghiero Aldo Borile. «La società Zeus Srl di Montegrotto, di proprietà della famiglia Borile ha ceduto a Claudio diverse proprietà immobiliari attraverso le società Soleluna Srl e Soluzioni Assicurative Srl» osserva la parlamentare aponense. «Quali sono veramente i rapporti tra Borile e Claudio? Claudio ha ricevuto altre utilità?».
Il Pd, per voce della sua deputata, allarga l’orizzonte dell’analisi sul progetto della nuova caserma dei carabinieri. «L’impunità ha consentito a Claudio di intrattenere ottime relazioni con molte istituzioni locali, al punto da presentare il progetto per una nuova caserma dei carabinieri in via Calle Pace», aggiunge Vanessa Camani. «Il progetto era basato sul presupposto, immotivato e poco chiaro, di un accordo tra il Comune e l’imprenditore Aldo Borile: quest’ultimo avrebbe dovuto sostenere una parte dei costi dell’opera e il Comune si sarebbe impegnato ad eliminare il vincolo architettonico sull’Hotel Centrale, immobile di proprietà dello stesso Borile».
Il Partito Democratico chiede la verità anche su altri punti. «La ditta Pistorello è accusata di aver pagato tangenti», prosegue Vanessa Camani. «Quali appalti ha vinto in modo irregolare? Come e dove ha smaltito materiali tossici come l’amianto? Ha inquinato il nostro territorio? Alla società Aquamarina quante concessioni edilizie illegittime sono state autorizzate? In che modo i dirigenti Greggio e Spadot hanno condizionato l’azione amministrativa?«. E ancorail Pd si chiede: «Claudio ha insistito in diverse occasioni per affidare in subappalto lavori pubblici a una ditta di Palermo, che non aveva interessi imprenditoriali nel nostro territorio. Perché? Secondo diversi testimoni Claudio aveva relazioni con soggetti poco raccomandabili e dall’aspetto minaccioso. Chi sono?». Il Pd ne ha anche per Filippo Ascierto e Antonio De Poli. «Il sistema Claudio si è rafforzato, creando un clima di omertà e di impunità, grazie all’assenza di controlli, a connivenze, complicità, all’isolamento delle opposizioni, al sostegno di alcuni imprenditori, di una parte di dirigenti e dipendenti comunali e di esponenti politici, come Ascierto e De Poli», osserva invece il segretario del Pd locale Francesco Pozza. «Chiediamo quindi lo scioglimento del consiglio comunale, perché alcuni amministratori e dipendenti comunali hanno violato in modo continuo e reiterato la legge e perché la struttura amministrativa è ancora condizionata da Claudio e dai suoi sostenitori».
M5S “Occorre tornare alle urne il più presto”
(f.fr.)
Il Movimento 5 Stelle interviene in modo forte sulla vicenda Tangentopoli delle terme, chiedendo di voltare pagina in fretta e di poter permettere ai cittadini di Abano Terme di poter tornare alle urne per eleggere un nuovo consiglio comunale. Il consigliere regionale Jacopo Berti commenta: «Ora che il sindaco ha confessato cos’altro si deve aspettare per azzerare la situazione e poter indire nuove elezioni?», si chiede Berti. «Stiamo vivendo una situazione paradossale. Come abbiamo denunciato per primi, c’è un sindaco in carcere per tangenti, che ha confessato di averle intascate e che ha preteso di governare la città dal Due Palazzi. Inaudito. Deve intervenire il ministro Alfano».
mattino
28 luglio 2016