giarre ex discarica odor di mazzette

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giarre ex discarica odor di mazzette

Messaggioda lidia.pege » dom lug 03, 2016 2:18 pm

Ex discarica, odor di mazzette (Il Gazzettino)
Giarre, ex discarica

Oltre tre milioni ad uno degli imprenditori arrestati
L’incarico assegnato 5 giorni prima delle elezioni
(Lino Lava)
Quanti rifiuti pericolosi contiene l’ex discarica di via Guazzi, nella frazione di Giarre di Abano? Se lo stanno chiedendo in questi giorni gli investigatori della guardia di finanza, diretti dal pubblico ministero Federica Baccaglini. I lavori di bonifica dell’ex discarica se li è aggiudicati, provvisoriamente, il 30 maggio scorso la ditta Pistorello spa per quasi tre milioni di euro. Esattamente, ventitré giorni prima che l’amministratore della società per azioni, Luciano Pistorello, finisse agì arresti domiciliari e il sindaco, Luca Claudio, in una cella della casa circondariale di strada Due Palazzi. No, sindaco e imprenditore non sono stati arrestati per la bonifica. Le indagini sull’ex discarica di Giarre sono entrate nel vivo dopo il blitz del 23 giugno. Gli inquirenti sospettano che si sia voluto effettuare la gara di appalto in fretta perché i lavori “venissero affidati” alla ditta Pistorello. I sospetti? I maligni, o i più informati, sostengono che l’ex discarica non contenga affatto rifiuti tossici. E che con l’appalto non si sia fatto altro che indebitare il Comune di Abano di 3 milioni e 216 mila euro con la Regione. Un prestito che finirebbe per pesare enormemente sul bilancio pubblico. Il 20 luglio 2014 il Comune aveva approvato il progetto definitivo per la bonifica dell’ex discarica di via Guazzi, usata fino agli anni Settanta per l’interramento dei rifiuti urbani del territorio comunale. Insomma, dopo quarant’anni era stato deciso di risanare la zona. In quell’occasione il sindaco Claudio aveva spiegato: “È un terreno dove venivano portati anche rifiuti inquinanti e che oggi deve essere risanato. Ci sono finiti anche rifiuti tossici. Puntiamo a bonificare l’area per poi riutilizzarla con una variante urbanistica”. Sulla bonifica dell’area di via Guazzi, che ha una superficie di diecimila metri quadrati, era intervenuta subito la Regione. La Giunta di palazzo Balbi ha concesso al Comune di Abano un prestito di 3 milioni 216 mila 400 euro. Non un finanziamento a fondo perduto, ma un prestito, senza interessi, che il Comune dovrà restituire. Per la verità, i sospetti che nell’ex discarica non ci siano rifiuti tossici non c’è l’hanno soltanto adesso gli inquirenti. In molte sedute del consiglio comunale i consiglieri della lista Cittadini per il cambiamento, all’opposizione durante gli anni dell’amministrazione di Luca Claudio, hanno tuonato a viva voce e fatto mettere a verbale che nell’ex discarica di Giarre non c’erano affatto rifiuti speciali. Quindi, l”indebitamento con la Regione era inutile. Non solo. Ma qualcuno sostiene anche che il funzionario del Comune, al quale era stato inizialmente affidato l’incarico di redigere il progetto per il recupero ambientale, ad un certo punto se ne andò dall’Ufficio tecnico di Abano. Era contrario ai lavori di bonifica? Il 30 maggio si è riunita la commissione per l’aggiudicazione provvisoria della gara d’appalto. La Commissione, presieduta dall’architetto Maurizio Spadot, capo dell’Ufficio tecnico del Comune, e composta da due ingegneri in qualità di membri esterni, ha valutato “l’offerta più vantaggiosa per i lavori di riqualificazione ambientale”. E l’offerta più vantaggiosa e’ stata fatta dalla ditta Pistorello spa di Abano, il cui amministratore e’ adesso agli arresti domiciliari, accusato di aver contribuito alla presunta “Tangentopoli delle terme”, di Luca Claudio e di Massimo Bordin, ex sindaco di Montegrotto. Il verbale dell’aggiudicazione provvisoria e’ stato esposto al pubblico il primo giugno ed è rimasto per sedici giorni sotto gli occhi di tutti. Quindi, in molti hanno potuto leggere che nel verbale dell’aggiudicazione provvisoria e’ scritto testualmente in merito a due ditte partecipanti alla gara: “La ditta Rti Heraambiente srl e la ditta Idea srl hanno presentato riserva in merito all’offerta tecnica presentata dalla ditta Pistorello spa, riservandosi di richiedere accesso agli atti al fine di verificare se ricorrono varianti progettuali tali da determinare l’obbligo di estromissione dalla gara”.

In via Guazzi negli anni 70 vennero interrati i rifiuti di Abano: nel 2012 si parlò di rischio ambientale
(Al.Ma.)
Non è stato unanime ad Abano il consenso sulla bonifica dell’ex discarica di Via Guazzi a Giarre. Attiva negli anni 50 e 60, era la discarica dove venivano conferiti i rifiuti urbani della città di Abano. Venne chiusa all’inizio degli anni 70′ “semplicemente scaricandoci sopra qualche metro di terra”, scrisse in una nota del gennaio 2012 il Comitato Giarre accusando la politica di una scarsa lungimiranza che obbligava a spendere 3 milioni di euro per la sua bonifica. Proprio in quei giorni la Regione concesse al Comune il contributo. Il tema della ex discarica tornò così d’attualità. La lista civica d’opposizione Cittadini per il Cambiamento da allora afferma che i lavori di bonifica dell’area dell’ex discarica di via Guazzi non sono necessari e rappresentano una spesa inutile, per di più scaricata sui cittadini visto che la scorsa amministrazione comunale ha deciso di “spalmare” il rimborso alla Regione del contributo ottenuto sull’asporto rifiuti. Dal punto di vista urbanistico la destinazione d’uso dell’area è stata cambiata; ora può ospitare cubatura di interesse pubblico.
gazzettino
3 luglio 2016
Lidia Pege
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