Intervento su Proposta di referendum per l’indipendenza del Veneto
La carta costituzionale italiana è entrata in vigore il 1 gennaio 1948,quest’anno ha compiuto ben 65 anni
e mi sembra che a parere dell’Amministrazione che la propone al Consiglio Comunale ai primi punti dell’odg di questa sera, forse è ora che vada in pensione… che si ritiri in buona pace, che non serva più a nulla..
Le vite umane consumate all’altare dell’unificazione del 1861 quando tanti principi di staterelli dovettero cedere il proprio potere per dare un’ unica lingua ed un futuro migliore alle popolazioni povere del nord o del sud… non sono servite, non è servita la prima disastrosa guerra mondiale e la seconda che ha avuto però la caratteristica di far insorgere il popolo italiano per liberarsi, per avere il diritto alla propria libertà..sono parole?sono pagine di storia da dimenticare?sono esercizi di fantapolitica?
La nostra costituzione io la amo perché è semplice, è chiara, ha unito nell’assemblea costituente davvero le menti e i cuori più sani del dopo guerra, ognuno ha rinunciato ad una parte di ciò che riteneva il suo bene per il bene comune,per il nostro bene, per il bene futuro dei nostri figli,che non è il solo bene economico di alcuni, cui tende questo testo sconcertante che ci viene proposto
Il Veneto è terra d’emigrazione da sempre, con i siciliani e i napoletani, i veneti sono stati i primi a partire per la grande emigrazione di fine ottocento per le Americhe, e la diffusione della pellagra, nota nelle nostre campagne, ci dice che si mangiava poco e male..si stava male ovunque
E oggi vorremmo di nuovo dividerci per stare meglio, meglio di chi? Dei meridionali, degli extracomunitari? Di chi abbiamo paura? I Veneti non hanno paura degli altri da sempre sono accudenti, ce lo dicono le migliaia di domestiche venete sparse in tutt’Italia che con le donne sarde erano le più richieste per l’accuratezza, la disponibilità..
Di che cosa dobbiamo aver paura? Di lavorare?..no l’abbiamo sempre fatto..
Di levarci il di più per darlo alle regioni che sono più povere? Non è nel nostro animo, noi siamo per la solidarietà per aiutare gli altri..ce lo dicono le migliaia di volontari presenti nelle associazioni e operanti a titolo personale
Di che cosa dobbiamo aver paura? Io credo che bisogna aver paura di chi crede di governare dicendo che gli altri sono pericolosi, di chi crede che i soldi, “i schei”, siano la nostra misura di grandezza..
Io credo che la gente meriti più stima da parte di questi politici che propongono e di questi politici che sostengono le proposte,la gente non ha paura,vuole un mondo più giusto, un mondo più sostenibile, non basato sul consumare il terreno su cui viviamo, che edificato senza criterio provoca alluvioni,smottamenti, frane,provoca disastri, tutto quello che la natura ci restituisce,è quello che le sottraiamo con le politiche e le scelte dettate solo da interessi personali, da congreghe di affaristi spudorati senza scrupoli..
Per queste poche considerazioni ma di più per quelle ideali, per le scelte di vita passata, presente e per quella che mi sarà data , io credo nella costituzione della Repubblica Italiana, nella popolazione veneta che saprà dire di no a questo progetto partorito da piccoli interessi di piccole persone..
per questo dico il mio No a voce alta e sì all’art. 5 della costituzione che cita La repubblica è una e indivisibile