L'EVENTO
"Se non ora, quando?" a Siena
"Donne al centro della politica"
Al primo incontro nazionale del movimento sono arrivate in duemila da tutta Italia. "Non diventeremo mai un partito perché la nostra forza è un movimento che sa far stare insieme le diversità". Tanti i volti noti della scena culturale, sindacale e parlamentare
di LAURA MONTANARI e SIMONA POLI
"Se non ora, quando?" a Siena "Donne al centro della politica"
SIENA - Migliaia e migliaia di bolle di sapone salite verso il cielo. Con un grande flash mob di speranza e diversità, si chiude a Siena la giornata di "Se non ora, quando?". Una giornata tutta al femminile, fatta di contributi, interventi e fantasia, per il primo raduno nazionale del movimento. Milleduecento sedie nel Prato Sant'Agostino, che non bastano. Centinaia di palloncini rosa, un grande palco e una platea di mamme, nonne, studentesse, disoccupate, precarie, libere professioniste. "Questo è un movimento che ha fatto un patto generazionale e che contiene molti elementi di novità - spiega la regista Cristina Comencini - facciamo politica, ci rivolgiamo alla politica allargando gli orizzonti, parlando di cultura. Vogliamo dare un'agenda alla politica non per le donne ma che metta le donne al centro della politica".
Diretta tv dalla piazza 1 - Dossier video 2
FOTO L'arrivo 3 - I volti 4 - I bigliettini 5
Quella
che doveva essere una riunione dei comitati (120 in tutta Italia) diventa una specie di assemblea nazionale. Comincia con un video che rimanda sul maxi schermo le immagini della manifestazione dello scorso 13 febbraio, il debutto di Snoq (acronimo della celebre frase di Primo Levi, "se non ora, quando?"). Applausi, ovazioni. Dopo il saluto del sindaco di Siena Franco Ceccuzzi, tocca a Francesca Izzo, docente all'università Orientale di Napoli: "Questo movimento è animato da una fortissima voglia di stare insieme. Non diventeremo mai un partito perché la nostra forza è un movimento accogliente ed eterogeneo che sa far stare insieme le diversità". Si muove, spiegano dal palco di Prato Sant'Agostino, in un Paese dove le donne non sono una priorità: lo dicono le cifre. "Meno della metà sono quelle che lavorano e al Sud questa percentuale scende persino a un terzo - dice la direttrice Linda Laura Sabbadini - a parità di titolo di studio guadagnano di meno, fanno lavori più precari". Maternità e uso del corpo delle donne sono gli altri due temi all'ordine del giorno per un confronto fatto di tante voci.
Accanto alla platea sono stesi dei fili rosa dove ognuno può lasciare un messaggio. Su un foglietto appeso con le mollette della biancheria qualcuno ha scritto: i pensieri non li porta la cicogna. Un'altra: e vorrebbero farci tornare a casa? Sono duemila le donne arrivate a Siena e molte resteranno fino a domani. Partecipano all'incontro anche diverse parlamentari e volti della politica, da Livia Turco a Rosy Bindi, da Flavia Perina alla leader della Cgil Susanna Camusso, a Giulia Bongiorno. "Le donne hanno voglia di parlare e sempre meno di ascoltare - dice Bindi - Adesso serve una politica che accolga queste istanze." E Camusso: "Il problema del lavoro è centrale nella vita delle donne, e la manovra economica di questo governo è una manovra misogina perché va a colpire proprio l'occupazione femminile e a tagliare quei servizi sociali che permettono alle donne di essere indipendenti dai carichi familiari".
Ed è con uno scroscio di applausi che accoglie le parole di una donna napoletana del movimento. "Noi facciamo un appello ai politici - dice - basta con questo maschilismo. State al nostro fianco, camminate con noi, non pretendete di stare sopra di noi".
Per Francesca Comencini, il movimento è nato per "togliere il velo che separava le donne". "Il tema della dignità offesa delle donne non era un problema di decoro morale - osserva - ma era contro la creazione di un velo che non consentiva alle donne di essere considerate cittadine del loro Paese".
La giornata si conclude con una grande festa per le strade di Siena, con lo spettacolo di Angela Baraldi e Massimo Zamboni, le letture di Lunetta Savino e musiche di Teresa de Sio. Poi domani, a partire dalle 10 report e conclusioni sui temi trattati, fino all'incontro aperto su come si organizza, nel nostro Paese, una rete delle donne.
(09 luglio 2011)