Droga, l'allarme di Don Ciotti: "I ragazzi cominciano a 14 anni, noi non li capiamo"
Don Luigi Ciotti, 74 anni
Storie e dati nel libro del fondatore del Gruppo Abele e di Libera, da 50 anni in trincea contro le dipendenze: "Cercano di riempire un vuoto, la politica approva leggi proibizioniste invece di capire cosa spinge i giovani a usare le sostanze"
di CATERINA PASOLINI Repubblica 15 febbraio 2020
ROMA "In Italia c'è una strage di giovanissimi che arricchisce i trafficanti di stupefacenti. Avevano tutte 16 anni, Alice trovata senza vita nel bagno della stazione di Udine, Carmela in una casa popolare del Catanese, Desirée morta dopo aver assunto sostanze ed essere stata violentata in uno stabile degradato di San Lorenzo a Roma".
Don Luigi Ciotti nel suo libro "Droghe, storie che ci riguardano", fotografa un'Italia che cambia. Dove l'età del primo incontro con hashish o cocaina, oppio o amfetamine è in media a 14 anni, tra gli europei gli adolescenti italiani sono tra i primi posti per consumo di droghe legali e illegali. E dove il numero dei morti da tre anni ha ricominciato a salire, 334 nel 2018, e ci sono più tossicodipendenti in carcere che in comunità.
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Tutto questo accade mentre i nostri governi fanno "la politica dello struzzo tra cecità e demagogia, hanno approvato leggi proibizioniste invece di capire le differenze tra le varie sostanze e i motivi per cui i ragazzi le usano. Perché in quel modo cercano di riempire il vuoto di senso, di relazioni, di opportunità. Così il no alla droga è solo per campagne elettorali", dice il fondatore di Libera e del Gruppo Abele, da 50 anni in trincea.
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Che nelle pagine ricche di dati e statistiche, analizza un'Italia dove diminuiscono gli operatori dei Serd, dove i nuovi policonsumatori restano sconosciuti ai servizi, in una presunta normalità quotidiana così facile da ignorare. Tanto che solo 11 mila su 130 mila pazienti avevano tra i 15 e 24 anni nel 2018, mentre i dati dell'ultimo studio europeo parlavano di 800 mila adolescenti che avevano consumato droghe nell'ultimo anno, 400 mila nell'ultimo mese di cui quasi 100 mila cocaina. E nel libro sono gli stessi nuovi consumatori a raccontare le loro storie.
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Ci sono quelle di ragazzi senza apparenti problemi alle spalle o storie di disagio in famiglia. Come Rocco, 28 anni. "In un giorno riuscivo a farmi 7 tipi di droga, la mia famiglia è ricca è alle feste girano ansiolitici, antidepressivi. Le dosi arrivano a casa come fosse Foodora. Ma è a scuola che abbbiamo tutti cominciato".
O Giorgio, 22 anni. "Sono stato un cretino. In famiglia avevo tutto, ma la droga è ovunque e bastano 5 euro... Un mio amico fumava eroina a ricreazione, ho provato, ci sono finito dentro. A 17 anni mi si è spenta la vita, dovevo bucarmi ogni giorno. Ho perso gli anni più belli, ero sempre solo, ma la verità è che quando sei tossico la tua unica compagna è la droga".
Prezzi modici, si prova di tutto
Le sostanze costano poco, per i ragazzi è facile provare tutto. Roberto, 18 anni: "Alle superiori ho scoperto la cocaina, mi piaceva da matti l'effetto di concentrazione e mi faceva prendere bei voti. Difficile resistere quando in classe e alle feste ti offrono di tutto. Con 5 euro ti puoi fare tre fumate di eroina, una dose in vena 10 euro quanto tre spinelli, una pasticca di lsd 20, la coca 50 al grammo. Ti cali e i problemi te li scordi, io non riuscivo più a fermarmi, per calmarmi sono passato all'eroina. I miei genitori mi hanno portato in comunità. Spero di non ricaderci. Voglio fare il pugile".
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Davide, 22 anni, ha iniziato alle medie: "Bevevo e fumavo spinelli poi ho avuto un lavoro da cuoco, per resistere ai ritmi ho iniziato a tirare cocaina. In cucina c'erano ragazzi che si bucavano, l'eroina mi copriva tutti i pensieri. Non ho più smesso. Ho scelto io di venire in comunità anche se l'ansia la sento nel petto e non mi lascia mai. Spero di farcela".
Prima canna e ago da bambini
Mohammed, 18 anni. "A 10 anni la prima canna, a 15 già dipendente dalla coca. A casa mi menavano e allora uscivo ed erano risse, furti. Sono scappato da una comunità, qui sto bene. Spero di farcela". Youssef ora ha 19 anni. "Quando spacciavo nel bosco di Rogoredo era pieno di ragazzini di 13, 14 anni che compravano fumo, pasticche, eroina con 5, 10 euro. Addirittura mi chiedevano come farsi un buco. Oggi dico che quel bosco è l'inferno.