interrogazione Lidia sulla violenza alle donne

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interrogazione Lidia sulla violenza alle donne

Messaggioda lidia.pege » ven nov 30, 2012 8:10 pm

Voglio ricordare quanto avvenuto nel 1960, quando furono violentate ed uccise le sorelle Mirabal, paladine della lotta di liberazione della Repubblica Dominicana dalla dittatura, è bene tenere presente che oggi le donne sono particolarmente soggette ad una violenza che viene esercitata sotto diverse forme: stupri,abusi sessuali e fisici tra le mura domestiche, pratiche tradizionali, come la mutilazione genitale, e il traffico di esseri umani,la diffusione di Hiv-Aids
Secondo la Casa delle Donne di Bologna nel 2012 sino ad oggi sono state 103 le donne uccise dalla violenza di genere in Italia, di cui 73 dal proprio partner. Stando ai dati forniti da una ricerca Eures-Ansa nel 2010, le violenze familiari sono ormai la prima causa di morte nel nostro Paese: secondo l’Istat una italiana su tre subisce molestie fisiche o sessuali nel corso della vita, il 5% è vittima di stupri o tentati stupri.
Per il telefono rosa le violenze quest’anno hanno fatto segnare un aumento all’interno dei rapporti sentimentali, con una quota dell’85% sul totale, il 3% in più rispetto al 2011.
Sono dati che solo a leggerli danno i brividi. Giorno dopo giorno, le donne subiscono maltrattamenti, pedinamenti, vengono trattate come un oggetto per poi essere buttato via quando non serve più. Violenza fisica, stupri, minacce ..
Spesso le donne si ritrovano in un vicolo cieco, in una gabbia da cui non riescono a vedere più la luce. Diventano schiave, burattini tra le mani di “uomini-padroni” che si approfittano del loro potere maschile o economico stenderle ai loro piedi, per trattarle come “poco di buono”, per minacciarle, ricordo che il 96% delle donne non ha il coraggio di denunciare le violenze che subisce
Lorella Zanardo : nei suoi libri “Il corpo delle donne e Senza chiedere il permesso” che contiene tra l’altro un utile Manuale di educazione ai media, sottolinea come c’è un collegamento tra violenza e immagini oggettivizzanti Non è il nudo a suscitare sentimenti di sopraffazione, ma l’esposizione continua di corpi femminili resi passivi, oggetti ,che impedisce spesso una relazione paritaria tra un uomo e una donna. E’ necessario l’educazione alle immagini ma ancora più urgente chiedere il rispetto dell’essere umano femminile. Invito tutti a vedere il filmato su internet “il corpo delle donne” per capire di cosa stiamo parlando.
Propongo dei corsi di autodifesa rivolti alle donne,che oltre a farle sentire al sicuro da eventuali episodi di violenza, mirano a migliorare l’autostima, la consapevolezza di sé, la determinazione e il controllo dell’emotività
Anche mi fa male ricordare quanto è stato scritto su uno striscione ad una manifestazione contro la violenza alle donne:l’assassino non ha bisogno di scardinare la porta ma ha le chiavi di casa
Lidia Pege
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